O.N.A.R.M.O. ovvero Opera Nazionale Assistenza Religiosa Morale Operai. Subito dopo la guerra l’O.N.A.R.M.O. ebbe un ruolo importante di aiuto agli operai delle Cartiere Miliani Fabriano per il disbrigo delle pratiche lavorative ad iniziare, in maniera continuativa, dal 1957. Tant’è che anch’io durante la mia vita in cartiera ebbi la possibilità di usufruire dei loro servizi.
Torniamo al 1959. Tutto inizia il 5 febbraio quando Carmen Mercatucci, che allora seguiva il personale delle Cartiere, e Maria Chiaraluce, responsabile di zona dell’O.N.A.R.M.O., incontrano alcuni membri della Pia Università, Giovanni Ruggeri e Pallotta Francesco, e suggeriscono di organizzare un pellegrinaggio a Roma. La direzione Aziendale delle Cartiere Miliani, nella persona del Dott. Tonalini, esprimono il desiderio di avere un’ udienza con il Papa.
Si decide di inviare una lettera a Mons. Ferdinando Baldelli, Direttore Generale dell’O.N.A.R.M.O., chiedendo la fattibilità di partecipare all’udienza di S.S. Papa Giovanni XXIII del 25 aprile di quell’anno a S.Pietro.
La richiesta ufficiale di udienza tramite lettera, viene inviata da Don Dario Mei a Mons. Giovanni Nasalli Rocca da Corneliano, allora Maestro di Camera di Sua Santità, e, per conoscenza, al Capitano dell’Arte Prof. Francesco Santoro Passarelli da parte del Consiglio.
La data proposta del 25 aprile non fu accettata a causa di mancanza di posti disponibili; Mons. Nasalli Rocca propose a sua volta la data del 2 maggio. Non ci sono notizie precise in merito, ma è mio pensiero che il Capitano dell’Arte in qualche modo intervenne perché in pochi giorni vennero meno tutte le difficoltà e confermata la data del 25 aprile; venne trovato il posto vicino lo scranno papale e viene anche data la possibilità di celebrare la messa di 1^ Comunione per 34 figli di cartai all’interno di S.Pietro.
Si parte! come dono da offrire al Santo Padre viene realizzata appositamente una filigrana con il profilo del Papa e preparata una carta da lettere atta a mano personalizzata.
Il 13 Aprile viene redatto il programma dettagliato: partenza in pullman alle ore 2 da piazza della Repubblica a Fabriano, incontro alle ore 3 a Foligno con i pullman provenienti da Pioraco e Castelraimondo. Sosta a 15 km da Roma per creare la colonna dei 9 pullman e da qui essere scortati dai Motociclisti della Polizia fino al Vaticano dove è previsto l’arrivo alle ore 7. Qui arriveranno anche quelli partiti in treno. In tutto saranno 510 i partecipanti all’evento. Ore 8 Santa Messa di 1^ Comunione, ore 11.15 Messa in San Pietro con Sua Santità, ore 13.30 Pranzo presso i locali del Poligrafico dello Stato di Piazza Verdi, Ore 23 Partenza per Fabriano.
Sono state trovate disposizioni precise e dettagliate sul comportamento da seguire in caso di avaria di uno dei pullman e proposte di vari itinerari per poter godere del tempo libero al mattino prima della Santa Messa con il Papa e al pomeriggio: fra questi la visita ai Musei Vaticani, a Tivoli Villa d’Este ed ai Fori Imperiali.
Il 20 Aprile Francesco Pallotta e Giovanni Ruggeri della Pia, e l’allora vescovo di Fabriano, Lucio Crescenzi si recarono a Roma per mettere a punto gli ultimi dettagli. Incontrarono l’Ing. Venturoli per le foto di rito, il dott. De Marchi, allora Direttore del Poligrafico dello Stato, ed il Sig. Biondi, responsabile della mensa del Poligrafico, con cui organizzarono il pranzo: tavolo per le autorità + 50 tavoli per i partecipanti. Menu: Timballo di pasta con maghetti di pollo, (no lasagne x il rischio di servirle fredde!!) ½ pollo a testa con patate fritte e insalata. Una frutta, pane, acqua, una bottiglietta di vino e dolce, per un costo di lire 950 a testa. Il Biondi chiese dei rotoli di carta larghi 150 cm. per apparecchiare ed un contributo di lire 10.000 per le 15 persone di servizio. Infine venne contattato Mons. Nasalli Rocca che confermò il posto vicino a Sua Santità con la possibilità di far baciare la mano del Papa sia ai comunicati che ai rappresentanti della Pia. Ulteriore tappa all’Istituto San Michele che avrebbe ospitato i 34 bambini comunicandi che sarebbero arrivati il giorno prima della cerimonia.
Don Dario Mei in un appunto chiede di “prendere qualche filigrana il più per comprare qualche prelato a San Pietro”.
In una San Pietro gremita di gente tutto andò come previsto senza intoppi; al mattino alle ore 8 nella Cappella del Sacramento, Mons. Crescenzi officiò la Santa Messa di Prima Comunione, i bimbi ebbero poi il tempo di fare colazione; durante l’udienza vennero offerte a Sua Santità le filigrane raffiguranti il suo profilo montate su dei supporti lignei e la carta da lettere personalizzata fatta a mano cosa di cui Giovanni XXIII fu entusiasta.
Il costo totale della giornata fu di lire 1.464.210 tutto compreso. Il pranzo costò un po’ più del previsto perché i cartai, contenti, bevvero un po’ più di vino con un sopraprezzo di lire 16.620.
Nell’Archivio è stata trovata questa nota non firmata: “Con questo giorno la Pia Università ha voluto riunire oltre ai 34 comunicandi che sono stati benedetti dal Vicario di Cristo, anche gran parte delle maestranze dei 3 stabilimenti, i Dirigenti, il Vescovo di Fabriano che hanno reso ancor più solenne questo giorno. Santa Maria Maddalena continui a proteggere la Cartiera e di suoi lavoratori e illumini chi ci guida. Grazie a Mons. Lucio Crescenzi che tanto affetto nutre nella ns. istituzione. Questa memorabile giornata va inscritta nel libro dei ricordi come una delle più alte mete raggiunte dalla Pia Università. Un saluto affettuoso al Capitano dell’Arte Francesco Santoro Passarelli.”
Nei mesi a seguire arrivarono prima i ringraziamenti da parte del Consiglio della Pia verso chi si era prodigato per la buona riuscita della giornata, poi le foto scattate durante la cerimonia. Tra le persone ringraziate ci fu Suor Agostina Pellegrino dell’Istituto S. Michele che rispose dicendo che ebbe “ammirazione e commozione per il comportamento educato e devoto” dei figli dei cartai.
Personalmente penso che il maggior ringraziamento vada a Maria Chiaraluce, Carmen Mercatucci, Giovanni Ruggeri e Francesco Pallotta e ad una persona della sede sociale di Roma, di cui non sono riuscito a decifrare la firma, che insieme a Don Dario Mei hanno avuto il coraggio di organizzare un evento del genere 60 anni fa, con tutte le difficoltà allora esistenti.
Franco Oppietti
(Archivio Storico Pia Università dei Cartai)